7 cose da vedere a Bergen, la pittoresca ex capitale norvegese

Bergen

Se Oslo, in Norvegia, rappresenta la modernità, il futuro, l’architettura sostenibile, e questo nonostante sia Capitale del regno da diversi secoli; Bergen, invece, rappresenta la tradizione. Seconda capitale del Paese, dopo Trondheim e appunto prima di Oslo, Bergen è oggi anche la seconda città della Norvegia per numero di abitanti, che sono circa 300.000.

La città sorge sulla Bergenshalvøya (“penisola di Bergen”. Halvøya in norvegese significa, letteralmente, “mezza isola”), e in particolare il centro e i quartieri più settentrionali e prestigiosi affacciano sul Byfjord. Tutta la città è inoltre circondata dalle montagne, caratteristica che le ha fatto meritare la fama di “città delle sette montagne”. A completare la sua particolarissima, e molto suggestiva, morfologia si aggiunge il fatto che numerosi suoi sobborghi si trovano su delle isole.

Bergen è una città importante: centro amministrativo del Vestland, regione cruciale per la Norvegia, viene divisa in 8 byleder, ovvero in 8 distretti chiamati Arna, Bergenhus, Fana, Fyllingsdalen, Laksevåg, Ytrebygda, Årestad e Åsane. Insieme a Trondheim, è la città di grosse dimensioni più antica del Paese. 

Fu fondata infatti nel 1070 da Olaf Kyrre, figlio di Harald III di Norvegia, anche se i traffici commerciali in quell’area erano già diffusi almeno agli anni Venti dello stesso secolo. Nel XIII secolo divenne Capitale della Norvegia, e rimase tale fino al secolo successivo: infatti, Haakon V decise di spostare la capitale ad Oslo.

Bergen mantenne comunque la sua importanza, sia perché rimase stazione commerciale della Lega Anseatica, sia perché fino al 1789 era lo snodo più importante per i commerci tra la Norvegia settentrionale e l’estero. In questo periodo vennero inoltre costruite le famosissime banchine Bryggen – di cui parleremo tra pochissimo – che sono oggi considerate patrimonio UNESCO per la loro conservazione.

Oggi, la città si divide tra modernità e tradizione, e qui hanno sede scuole molto importanti, come per esempio la Norges Hendelshøyskole (scuola d’economia) e l’Università di Bergen, la prima fondata nel 1936, la seconda 10 anni dopo. Bergen è inoltre un centro internazionale di acquacoltura, trasporto navale ed estrazione di petrolio offshore, ed è anche un centro importante per il turismo e la finanza nazionale.

Bergen è servita dall’aeroporto Bergen-Flesland (non ci sono voli diretti dall’Italia), nonché dalla Bergensbanen, ovvero la linea ferroviaria panoramica che la collega ad Oslo. Una città pittoresca e perfetta per foto pro Instagram, che offre davvero tanto da vedere. Andiamo a scoprirla insieme!

1. Bryggen

Saremo banali, ma sì: partiamo proprio da Bryggen, il punto sicuramente più turistico di Bergen. Ma del resto se è turistico c’è un motivo: è un museo vivente, dalla conservazione impeccabile, del passato commerciale di Bergen come una delle più importanti città della Lega Anseatica. Inoltre, queste casettine in legno, umili nella fattura (alcune sono proprio storte, una tipica caratteristica della Scandinavia!) Sono splendide e suggestive.

Bergen

Giallo, ocra, rosso, bianco e color legno son i colori di questo quartiere, che sorge sulla banchina orientale della baia di Vågen. Per quanto turistica – turistici sono i locali che oggi sorgono all’interno delle case – Bryggen è un modo per vedere la Bergen medievale, e in generale per immaginare con maggiore dettaglio la vita concreta e molto povera della Norvegia del passato. 

Quelle che stiamo chiamando casette erano, in realtà, magazzini, che accoglievano i cereali provenienti dall’Europa meridionale, e lo stoccafisso pescato a nord. Bryggen è il nucleo originario di Bergen. Le case che vediamo risalgono al XVIII secolo, in seguito all’incendio del 1702, uno dei tanti che distrusse la città. Tuttavia, le fondamenta sono le stesse delle precedenti costruzioni medievali. Il che significa, fondamenta millenarie. 

2. Schøtstuene e il Museo anseatico di Bergen

Sempre a proposito di Bryggen e della Lega Anseatica, non bisogna farsi mancare una visita al Museo Anseatico di Bergen, che si trova all’interno di uno stupendo edificio in legno parte di Bryggen, e che è una delle strutture più antiche di tutta la città.

Bergen
Credits: Bergen Guide

Il museo è stato istituito nel 1872, e documenta i 400 anni di storia dell’associazione e della corporazione dei mercanti tedeschi con Bergen (1350-1750). Inoltre, non va perso perché è l’unico edificio di Bryggen ad aver mantenuto i suoi interni originali. Questo perché ai suoi abitanti era addirittura proibito accendere fuochi per la luce, per il calore o per il cibo a causa del rischio di incendio.

Gli inquilini, che sicuramente non se la passava benissimo, lavoravano di giorno nel magazzino, al piano terra, mentre di notte dormivano nei dormitori al piano superiore. Il biglietto d’ingresso al Museo Anseatico serve anche per accedere a una piccola passeggiata sul retro di Bryggen, ed entrare nello Schøtstuene, il luogo riservato alle sale riunioni della lega anseatica, le sale banchetti e le aule giudiziarie.

3. Troldhaugen, la casa di Edvard Grieg

Gli appassionati di musica non possono non visitare la Troldhaugen, la casa di Edvard Grieg. Per chi non lo conoscesse, si tratta del più importante compositore norvegese, che trascorse gli ultimi 20 anni della sua vita proprio in questa particolarissima villa nella collina sopra il lago Nordås. Bergen, insomma, si conferma la città che dà i natali o ospita i musicisti, visto che attualmente vivono qui sia Kygo che Askjell. 

Bergen
Credits: Visit Bergen

Troldhaugen è opera di un progetto di Schak Bull, cugino dello stesso Grieg, che la completa nel 1885. Il compositore veniva qui a trascorrere tutte le estati con la moglie, quando tornava in Norvegia, e andava a comporre i suoi pezzi in una piccola capanna con vista sul lago.

Qui, nel 1985 – centenario dalla sua costruzione – fu costruito l’auditorium Troldsalen, con capienza di 200 posti, e nel 1995 nacque il museo con una mostra permanente su vita e opere del compositore. La stessa casa è comunque un museo, visto che contiene tutti gli effetti personali di Edvard Grieg e della sua famiglia, nonché il suo pianoforte a coda Steinway, da lui ricevuto in regalo nel 1892.

4. Bergenhus, la fortezza di Bergen

Rimanendo in tema antichità, merita una visita anche Bergenhus, la fortezza che apre la baia di Vågen e che fu edificata per la prima volta nella metà del XIII secolo. Il profilo attuale della fortezza risale al XIX secolo, anche se all’interno ci sono edifici che furono realizzati a partire dal 1200 e fino al 1900, secolo in cui sorsero i bunker tedeschi.

Credits: Fjord Norway

Stupenda è la Haakon’s Hall, una delle costruzioni più antiche che contiene una sala cerimoniale risalente al regno di Haakon IV (XIII secolo), da lui usata per il matrimonio del figlio Magnus VI di Norvegia con Ingeborg di Danimarca.

Le pareti di Bergenhus hanno delle finestre sia romantiche che  gotiche, e la facciata è decorata da un timpano a gradini.

5. Mariakirken (o Mariakyrkja)

Una chiesa molto suggestiva, anche perché è un esempio insolito, e praticamente unico, di architettura romanica in Norvegia. La Chiesa di Santa Maria è in effetti l’edificio più antico di tutta Bergen, e la sua facciata occidentale è caratteristica solo di questa chiesa in tutta la Norvegia. 

Credits: Digitalt Museum

Le sue torri sono quadrate e disadorne, mentre le finestre semicircolari sono tipiche dello stile romanico. Convenzionalmente, la chiesa si fa risalire alla metà del XII secolo. Al suo interno, è presente un coro con finestre a sesto acuto, tipicamente gotiche, che quindi danno l’idea che quella parte della chiesa sia stata ricostruita dopo l’incendio del 1248. 

La parte meridionale invece comprende decorazioni rappresentanti animali e mostri, e anche foniate romaniche sui capitelli. Mariakirken custodisce un grande tesoro: una pala d’altare scolpita a Lubecca (Capitale Anseatica) nel XV secolo, che mostra una Madonna con Bambino al centro, affiancata da Sant’Olav e Sant’Antonio a destra, e dalle Sante Caterina e Dorotea a sinistra.

6. KODE: I musei d’arte di Bergen

La Norvegia ha un rapporto molto stretto con l’arte, e Bergen non è da meno. Nel 2013, infatti, un gruppo di quattro istituzioni artistiche e siti culturali di Bergen si sono riuniti in un’unica istituzione chiamata KODE, che con un solo biglietto permette di visitare tutte e 4 le attrazioni.

Bergen
Credits: Visit Bergen

Il gruppo è così suddiviso:

  • KODE 1 è dedicato all’artigianato e al design, e ospita una mostra permanente in oggetti d’oro e argento prodotti a Bergen, nonché dipinti di antichi maestri e oggetti d’antiquariato sia europei che asiatici.
  • KODE 2 è il museo d’arte contemporanea, con mostre temporanee in continuo allestimento.
  • KODE 3 ospita l’età dell’oro dell’arte norvegese, tra cui anche i dipinti di Edvard Munch e di Johan Christian Dahl. 
  • KODE 4 è un museo d’arte, contenente le opere di Dahl, ma anche di Picasso, Asger Jorn e Paul Klee. A KODE 4 c’è inoltre il Kunstlab, il laboratorio artistico che permette ai bambini di scoprire l’arte attraverso il gioco.

7. Hardangerfjord

Uno dei lati positivi di Bergen è che è vicinissima al secondo fiordo più lungo della Norvegia, e per questo un viaggio nella città non può escludere un’escursione in uno dei punti panoramici in assoluto più belli e fotografati del mondo. 

Bergen

Certo, l’escursione richiede una giornata intera, ed è piuttosto faticoso raggiungere la spigolosissima vetta da cui ammirare gran parte del fiordo, ma la zona è ben collegata da autobus, traghetti e compagnie turistiche, tutte in lotta tra loro per regalare la migliore esperienza del paesaggio. Chi vuole osare, può raggiungere Trolltunga (“la lingua di Troll”, quella che si vede in foto) o, ancora, il ghiacciaio di Folgefunna. 

Sull’Hardangenfjord, curiosamente, è presente anche un frutteto tutto norvegese, che si mantiene in vita perché accanto all’acqua e alla base di imponenti pareti di roccia su cui ci sono lussureggianti meleti e coltivazioni di fragole.

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