Conosciamo Tix: dalle feste dei russ all’Eurovision per la Norvegia

Tix

Andreas Andresen Haukeland, vero nome di Tix, è uno dei musicisti più interessanti del panorama musicale norvegese degli ultimi anni. Da icona “trash” delle feste in discoteca è riuscito ad affermarsi come il cantante in assoluto più ascoltato in Norvegia.

Nel 1993 nasce a Bærum, a circa 20km da Oslo, e gli viene diagnosticata la sindrome di Tourette.

Da bambino i tic causati da questo disturbo lo hanno reso spesso vittima di bullismo. Da questa situazione ne ha creato un personaggio musicale, che indossa sempre gli occhiali da sole per nascondere i tic, da cui deriva anche il nome Tix.

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Tix: l’icona della russemusik

Inizia a farsi conoscere dal 2010 nel mondo dei russ componendo inni per le feste e per i bus di giovani con il collettivo The Pøssy Project, diventando progressivamente con i suoi occhiali e la sua pelliccia un’icona della russemusik, una vera e propria sottocategoria della musica elettro dance norvegese.

Questo lato del suo percorso artistico è paragonabile al fenomeno de “Il Pagante” nelle discoteche italiane e soprattutto milanesi qualche anno fa.

Il suo primo successo arriva nel 2015 con il brano “Sjeiken” (Sceicchi in italiano) che ottiene il triplo disco di platino in Norvegia e viene inserito sia nella prima che nella quarta stagione della serie Skam, che debutta lo stesso anno sull’emittente norvegese NRK.

Nel 2016 rilascia il suo primo albumDømt og berømt”(Condannato e famoso), che raccoglie i precedenti singoli e raggiunge la seconda posizione della VG-Lista, la classifica ufficiale norvegese. Nonostante questo, fatica ad essere considerato fuori dall’ambiente dei giovani e dei russ.

Tix: la svolta mainstream

Comincia ad essere preso sul serio dall’industria discografica nel 2018, ma non in patria. Infatti, inizialmente lo chiamano a lavorare in Svezia interessati alle melodie che riesce a comporre. Tra queste c’è quella che sarà poi il successo internazionale “Sweet but Psycho”, interpretato dalla statunitense Ava Max.

Da quel momento anche il mondo discografico norvegese inizia a considerarlo e debutta sul panorama mainstream con il singolo “Shotgun”. La sua carriera pop da solista si affianca così alle produzioni per i russ e ogni singolo va a piazzarsi direttamente in top ten, raggiungendo diverse volte anche il primo posto.

Tix: il lato personale di Andreas

Arrivato in cima al panorama musicale norvegese, la carriera di Tix ha un’altra svolta.

Alla fine del 2019 rilascia “Jeg vil ikke leve” (Io non voglio vivere), un brano più personale dove a parlare più che Tix è Andreas e a cui seguono altri brani più sensibili.

Al centro di questa nuova fase artistica ci sono questioni legate alla solitudine e alla salute mentale, temi di cui Andreas è attivista e che sente molto per via della sua storia personale, segnata dalla sindrome, dal bullismo e da una vita solitaria.

Mostrando questo suo nuovo lato così lontano dal mondo delle feste, paradossalmente il successo è ancora più grande e raggiunge il pubblico di ogni età. Tanto che nel 2020 arriva ad essere in assoluto, considerando quindi sia artisti nazionali che internazionali, l’artista più ascoltato in Norvegia.

Nel 2021 partecipa e vince il Melodi Grand Prix norvegese con “Ut av mørket”(Fuori dall’oscurità), reso in inglese come ”Fallen Angel”, e ottiene così la nomina per rappresentare la Norvegia all’Eurovision Song Contest, l’evento musicale più seguito al mondo.

Tix: le emozioni di chi lo ascolta

Nel percorso artistico di Tix convivono ormai tre anime che vengono portate avanti in parallelo: quella più festaiola dei russ, quella più pop spensierata, infine quella introspettiva. Finora ha dimostrato la capacità di tenere insieme questi mondi con coerenza e ottenendo successo su ogni fronte.

È riuscito a farlo puntando sulle emozioni di chi ascolta, le quali vengono incanalate e rappresentate dalla sua musica. Trasmette energia quando si vuole fare festa, mentre quando affronta tematiche più personali riesce a far immedesimare chi lo ascolta.

Quella che racconta è la sua storia, sono le sue difficoltà, ma anche la storia che possono vivere tante altre persone trovandosi in situazioni simili o dovendo aver a che fare con solitudine e salute mentale.

A tutto questo si aggiunge anche la sua capacità di comporre melodie, per sé e per altri, che restano in mente con facilità e coinvolgono il pubblico.

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