Deichman Bjøvirka: la nuova biblioteca pubblica di Oslo è realtà

Deichman Bjøvirka

Nel corso di questo 2020, anno decisamente tragico, a Oslo sono state completate due nuove opere culturali di immenso valore, sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista culturale: il nuovo Museo Munch e la Deichman Bjøvirka, la nuova biblioteca pubblica, aperta il 18 Giugno 2020, e non il 28 Marzo come inizialmente previsto a causa dell’epidemia del Covid-19. Bianca e moderna, come tutta la nuova Oslo, non è una semplice biblioteca, ma un forte punto di incontro che sarà promotore di tanti e importanti eventi.

CREDITS IMMAGINI: Visit Oslo

Deichman Bjøvirka

Il nome della biblioteca comprende quello del quartiere in cui si trova, Bjøvirka, protagonista di un enorme progetto di riqualifica che in Europa trova un solo altro esempio che regga il confronto a livello di dimensioni urbane: quello di Porta Nuova a Milano. Proprio come il capoluogo meneghino, Oslo negli ultimi 10 anni ha visto una trasformazione che l’ha portata ad avere tantissime nuove attrazioni culturali, come l’Operahuset, l’Astrup Fearnley Museum e il Barcode, a cui si aggiungono il nuovo Munch Museum, finito nel corso dell’estate 2020, e il nuovo National Museum.

Una trasformazione importante, se consideriamo che Bjøvirka prima era una zona del porto di Oslo conosciuta per ospitare un grande nodo autostradale e i container per le merci da caricare o scaricare dalle navi. Oggi, Bjøvirka è un quartiere moderno e architettonicamente meraviglioso, con ampi spazi all’aperto: l’autostrada è stata spostate, mentre al posto dei container ci sono negozi, ristoranti, uffici, condomini, gallerie e hotel. Ci sono anche spiagge e una piscina contenente acqua marina, nonché delle saune.

Deichman Bjøvirka: solo l’ultima di tante sedi

Nel titolo c’è un errore: Deichman Bjøvirka non è una nuova e indipendente biblioteca, ma è solo l’ultima delle 22 sedi della grande e centenaria biblioteca pubblica di Oslo fondata nel 1785, gestita dall’agenzia Deichman. Il nome Deichman Bjøvirka, quindi, indica il quartiere della sede nuova progettata dagli architetti Lundhagem e Atelier Oslo, di fatto già una nuova attrazione dal momento che la sua forma e le sue dimensioni, studiate per integrarsi nel contesto urbano e valorizzarlo, si vedono già dalla Stazione Centrale.

Deichman Bjøvirka

Non solo un’attrazione, ma anche un luogo si sosta, visto che al suo interno sono presenti anche ristoranti e bar, con anche connessione WiFi gratuita, la possibilità di leggere riviste e giornali sia norvegesi che internazionali, oppure recarsi sulla terrazza all’aperto del ristorante Centropa per prendere un po’ di sole, e ammirare la vista sul Teatro dell’opera e sull’Oslofjord.

Un’architettura innovativa

La Deichman Bjøvirka si sviluppa su 6 livelli per un totale di 13.500 mq, contiene circa 450.000 libri, una sezione per bambini con giochi per intrattenerli, tecnologia, aree computer e via dicendo. Inoltre, al quinto piano si trova una stanza dedicata al progetto Future Library, la biblioteca del futuro, progetto artistico dell’artista scozzese Katie Paterson che prevede la realizzazione di una biblioteca composta di 100 opere inedite, una all’anno a partire dal 2014 al 2114 da autori differenti per nazionalità, età, genere letterario, selezionati per il loro contributo alla poesia e alla letteratura. I libri saranno realizzati sfruttando la materia prima di 1000 abeti rossi piantati nel 2014 nella foresta di Nordmanka. Tutti i libri saranno resi disponibili nel 2114, anno conclusivo dell’iniziativa.

L’ingresso principale della Deichman Bjøvirka vede l’installazione BRAINSTORM, realizzata dall’artista norvegese Lars Ø Ramberg per illuminare tutto l’ingresso: un’opera d’arte al neon composta di tubi per un totale di 400 metri, tubi al neon artigianali in vetro bianco e giallo. Fuori dall’edificio si trova la Creature dell’artista Iddefjord, una scultura alta 7 metri che si può guardare ma sulla quale è possibile anche camminare.

Tutto l’esterno strutturale dell’edificio è strettamente legato al suo ruolo pubblico. La struttura è divisa in due parti, unite dal design “scalato” a grandi pilastri bianchi verticali che ospitano i vetri che ricoprono interamente l’edificio. La base è più stretta e tradizionale, mentre gli ultimi piani si estendono a mo’ di freccia, e hanno il compito di annunciare la presenza della biblioteca ai visitatori che arrivano dal centro e dalla Stazione Centrale. La facciata presenta dei tagli a est, ovest e sud che segnano i rispettivi ingressi, e accolgono le persone da ogni parte della città, mentre i vetri permettono l’attraversamento dell’edificio a dei raggi di luce diagonali, che collegano gli spazi interi con l’esterno e con l’Opera.

Insomma, Deichman Bjøvirka è un edificio cruciale per Oslo, città che sempre più sta puntando sull’arte e sulla cultura per diventare uno dei più importanti centri culturali e turistici d’Europa e di tutta la Scandinavia.

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