Halloween in Scandinavia: tra vento gelido e goblin

Halloween in Scandinavia

Ottobre è arrivato, e questo per molti significa solamente una cosa: Halloween! La spaventosa (ma dolce) serata alla vigilia della festa di Ognissanti è, al contrario di quanto si crede, un evento presente sin dal Medioevo, ed è sempre stata una celebrazione per connettere il mondo dei morti a quello dei vivi, con diverse modalità a seconda dell’area europea. Come un po’ in tutto il Nord Europa, Halloween (inteso non come travestimento, ma come Giorno dei Morti) in Scandinavia è una festa molto sentita: ecco allora alcune informazioni, speriamo piacevoli, su come gli Scandinavi vivono Halloween, quali sono le loro tradizioni e le loro usanze in questa gelida serata. E che siano anche d’ispirazione per un Halloween diverso dal solito.

 Halloween in Scandinavia è l’arrivo dell’inverno

Come detto, Halloween è sempre stata una festa molto importante e celebrata nella cultura del Vecchio Continente. In Nord Europa, però, e in particolare nella fredda Scandinavia, il 31 Ottobre era considerato il giorno dell’arrivo dell’inverno. il forte vento, il gelo che iniziavano a farsi seri proprio in quel periodo, provocavano degli strani rumori e strani effetti al punto che la popolazione locale credeva che tutti i vari spiriti maligni, i goblin, i folletti, alla mezzanotte del 31 ottobre fuggissero nella profondità della terra per scappare dal freddo, e nel farlo facevano passare delle serate spaventose ai poveri abitanti di Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Islanda. Per gli italiani e in generale per gli europei del Sud, la percezione di Halloween in Scandinavia può essere un po’ strana, visto che alle latitudini meridionali è più simbolo dell’autunno e non dell’inverno. Ma è proprio questo il bello di un continente così piccolo ma dai climi così diversi.

Anche se accomunate nella cultura e nella percezione dell’Halloween, le varie Nazioni Scandinave hanno delle loro peculiari tradizioni per quanto riguarda la festa più spaventosa dell’anno. Dolci, modi di dire, e altre caratteristiche che possono dare luogo a un Halloween complessivo davvero particolare. In questo articolo vogliamo esplorarle tutte, e magari chi legge potrà farci sapere qual è la sua preferita!

Danimarca

In Danimarca Ognissanti non è tanto il 1° novembre, ma la prima domenica dell’undicesimo mese dell’anno. Di solito, nel più continentale dei Paesi Scandinavi si usa commemorare i morti durante l’anno che sta volgendo al termine ponendo delle candele sulle loro tombe la sera della vigilia, e chi vuole può anche recitare delle preghiere. Anche qui, naturalmente, c’è l’uso dei bambini di travestirsi e di andare di campanello in campanello a elemosinare i soldi, con la formuletta danese Slik eller Ballade (corrispondente alla nostra Dolcetto o Scherzetto, letteralmente “caramelle o guai?”). Di recente, i bambini danesi usano chiedere i dolcetti con la formula inglese Trick Or Treat.

Halloween in Scandinavia 

Quest’ultima cosa non deve sorprendere: infatti, l’uso di travestirsi viene visto in Danimarca come qualcosa di “americano”, e anche città come Copenhagen lo festeggiano solo parzialmente. Ovvero, non tutti sposano questa tradizione che considerano molto lontana dalla loro. Comunque, chi sceglie di sposare questa americanizzazione della festa trova sempre il modo di danesizzarla: in Danimarca infatti vengono distribuite molte liquirizie, uno dei dolci più amati dai danesi, insieme a caramelle sfuse. Ad ogni modo, comunque, gli addobbi non mancano: andare a Copenhagen nel mese di Halloween, soprattutto con dei bambini, significa fare tappa ai Tivoli garden, parco tematico che per l’occasione (anzi già dalla fine di settembre) si riempie di zucche.

Halloween in Scandinavia: per gli svedesi è Alla Helgons Dag

In Svezia Halloween è molto più sentito, al punto che si festeggia per ben 6 giorni: dal 31 di Ottobre al 6 di Novembre. Inoltre, ha un nome proprio, chiamato Alla Helgons Dag (che tradotto vuol dire “Giorno di Ognissanti), ed è sempre preceduto da una giornata lavorativa che può venire festiva o una giornata ridotta. Per i bambini svedesi, Halloween coincide con le vacanze autunnali ed è una buona distrazione, considerando che qui, in questo periodo, le giornate si fanno sempre più fredde e buie.

Alla Helgons Dag è stato comunque contaminato da Halloween, per cui anche in Svezia è arrivato l’uso di indossare costumi spaventosi e andare a feste tematiche. Molti approfittano del lungo buio naturale del Paese per correre e camminare nelle strade con lanterne speciali, a forma di fantasmi, zucche o altri mostri, per spaventare il quartiere. Ci sono anche pub e ristoranti che organizzano feste di Halloween, mentre l’uso della zucca dagli anni Novanta (quando l’uso è arrivato nel Paese) è aumentato al punto che l’isola di Öland, nel Baltico Meridionale, ha dovuto incrementare la coltivazione di zucche, soprattutto quelle giganti tipiche del territorio. Non mancano, comunque, i classici dolcetti svedesi, e i tanto apprezzati e ormai universali biscottini allo zenzero.

Finlandia

In Finlandia i bambini non vanno a chiedere “dolcetto o scherzetto”, né si travestono. Nel Paese Nordico in effetti ciò che viene celebrata a tutto tondo è la festa di Ognissanti, che cade sempre il primo sabato dopo il 30 Ottobre: in questa giornata, i finlandesi si recano al cimitero insieme alle loro famiglie, onorando e visitando i parenti, accendendo candele per loro. I cimiteri finlandesi si popolano, illuminano e colorano, soprattutto perché è tradizione che poi si faccia un tour del cimitero per vedere come gli altri hanno decorato le tombe dei loro cari. Il risultato è un’atmosfera mistica e magica, uno spettacolo solenne che tra l’altro vede i negozi svuotati delle candele, che avevano riempito gli scaffali nei giorni precedenti.

Halloween in Scandinavia

Ciò non vuol dire che l’Halloween americano non sia stato importato, ma rispetto a Danimarca e Svezia viene vista più come una scusa per organizzare una festa non troppo diversa dalle alte.

Halloween in Scandinavia: la Norvegia lo ha riscoperto da poco

Nella fredda Norvegia, l’Halloween delle zucche e dei travestimenti era sconosciuto prima degli anni Novanta, e fino a quel momento era tradizione celebrare Ognissanti andando al cimitero. Nell’ultimo decennio del XX secolo è però stato tradotto in norvegese il cartone animato Charlie Brown, il grande Zucca, che in norvegese è divenuto “il vecchio di Oslok”. Non stupisce, quindi, che oggi la Norvegia abbia i festeggiamenti più simili agli States di tuta la Scandinavia, con però delle personalizzazioni interessanti.

I bambini norvegesi, alla porta, dicono knask elle knep oppure digg eller deng, entrambi due modi diversi per dire trick or treat. Inoltre, qui Halloween è stato integrato con il gioco lommelykt i høstmørket, ovvero una specie di nascondino unito a una caccia al tesoro, che si gioca nel lungo buio norvegese con delle torce, per l’occasione a forma di zucca, e con dei costumi.

Halloween in Scandinavia: in Islanda diventa Hallóvín

In Islanda Halloween è molto poco sentito, se non appunto per la “solita” tradizione di celebrare i morti recandosi al cimitero (tradizione importata durante il dominio danese). Tuttavia, di recente i bambini islandesi hanno manifestato interesse a travestirsi da figure spaventose e a mangiare dolci, e naturalmente il mercato si sta adattando: ora, soprattutto a Reykjavík, è possibile vedere allestimenti e decorazioni tipiche di Halloween.

Adolescenti e adulti hanno invece trovato una via più divertente e affascinante: infatti, hanno giocato con l’assonanza tra l’inglese Halloween e il neologismo islandese Hallóvín (gli islandesi pronunciano le parole in maniera simile), che significa “Ciao vino!”. Non c’è bisogno di dire che la serata della vigilia di Ognissanti, in Islanda, si conclude con bottiglie di vino completamente vuote!

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