Non esiste persona al mondo che non conosca IKEA e i suoi prodotti, i mobili celebri per la possibilità di essere trasportati, montati e sistemati in totale autonomia – salvo naturalmente quelli più complessi. IKEA è famosa per aver portato in tutto il mondo, e a prezzi ridotti, il design scandinavo e il concetto stesso del modo di vivere scandinavo, visto anche per quanto riguarda l’abbigliamento: avere poco, ma avere tutto quello che serve. Un concetto pulito e minimalista, che insieme al prezzo davvero basso concorrenziale, al design comunque piacevole e sempre diversificato, e alla durata dei suoi prodotti, ne ha decretato il successo.
Ma come nasce il Colosso IKEA? Quali sono le origini di questa enorme multinazionale svedese che ha rivoluzionato il suo settore, sull’onda di quanto Spotify, H&M e Volvo sono riusciti e riescono nel loro? Andiamo a ripercorrere brevemente la storia e le vicissitudini legate a questo marchio ormai molto prestigioso.
Piccola curiosità: i colori di IKEA sono sfondo giallo e lettere blu, le stesse tonalità della bandiera svedese ma invertite!
IKEA nasce nelle campagne
Tutto (letteralmente) si deve al fondatore: Ingvar Kamprad, nato il 30 Marzo 1926 a Pjätteryd – oggi nel comune svedese di Älmhult, nel Götaland (Svezia meridionale) – e cresciuto nella fattoria Elmtaryd, nel villaggio di Agunnaryd. Ingvar Kamprad, Elmtaryd, Agunnaryd: le iniziali di questi quattro nomi formano la sigla IKEA, e questo è piuttosto significativo dell’affetto che Ingmar provava per i suoi luoghi d’infanzia.
Fin da piccolo, comunque, dimostrò una vocazione per il business: quando aveva cinque anni, infatti, iniziò a vendere dei fiammiferi ai vicini e capì che poteva comprare dei fiammiferi a prezzo basso per rivenderli al dettaglio, sempre a prezzo basso, e realizzando per questo un profitto discreto. Dopo i fiammiferi, Kamprad sperimentò la vendita di tanti altri prodotti, come pesce, decorazioni natalizie, semi, e articoli di cancelleria per la scuola.
Fu nel 1943 che Ingvar Kamprad fondò IKEA: a 17 anni, infatti, ricevette dal padre del denaro come premio per essere andato bene a scuola, e lui li usò per fondare definitivamente la sua azienda. Nei primi anni di vita dell’attività, Ingvar Kamprad vendeva e consegnava i suoi prodotti da sé, usando un camion del latte. Nel 1947, dopo appena 4 anni dall’inizio, diversificò l’attività, vendendo quindi dei mobili che venivano prodotti da degli artigiani locali, ampliando molto la sua popolarità. Inizialmente, però, l’azienda fu boicottata da alcuni produttori non contenti della vendita a prezzi giudicati troppo bassi dei mobili.
I mobili che si montano da soli
Fu il boicottaggio dei produttori che spinse Ingvar Kamprad a progettarsi da solo i mobili, nei suoi magazzini. E lo fece con una sostanziale novità: i suoi mobili erano pronti e facili da montare, e divennero famosi come flat pack. È così che nasce il mito IKEA di mobili fai da te, semplici, molto pratici e convenienti e acquistabili in confezioni piatte e quindi anche molto semplici da montare. E tutto questo, senza sacrificare troppo la qualità, e senza sacrificare lo stile: al contrario, i prodotti IKEA furono visti fin da subito come dei mobili modernisti, e di quel movimenti anticiparono le caratteristiche e le tendenze.
La formula era fatta, e gli incassi in Svezia crescevano a dismisura. Negli anni Sessanta, Kamprad decise che era il momento di portare la formula IKEA anche in altri Paesi, e iniziò prima di tutto con la Scandinavia, portando il suo brand in Norvegia e Danimarca. Negli anni Settanta, l’azienda sbarcò in Germania e Svizzera e in Paesi extraeuropei, come Giappone (1974), Australia e Canada (1975). Gli anni Ottanta videro l’arrivo di IKEA in un mercato molto difficile per i mobili di brand stranieri: l’Italia, dove comunque riuscì a ottenere un grande successo e aprì la strada per dei competitor a prezzi simili, ma con formule diverse, come Mercatone Uno e Mondo Convenienza. Nello stesso decennio, IKEA arrivò anche in Spagna, Francia, Belgio, Regno Unito e Stati Uniti. Più di recente, IKEA arriva anche in Cina, a Shanghai, dove all’inaugurazione erano presenti oltre 80.000 clienti. Nel 2010, IKEA arriva a Santo Domingo, aprendo così la sua prima filiale dell’America Latina.
Attualmente, l’azienda di Ingvar Kamprad conta oltre 300 sedi in 38 Paesi, e ha lasciato la Svezia spostando la sua sede a Delft, nei Paesi Bassi. Vede la Germania come più grande mercato, con i suoi 50 negozi, seguita dagli Stati Uniti (44 negozi), mentre lo store IKEA più grande si trova in Corea del Sud (Gwangmyeong) e ha una superficie di 152.809,3 kmq.
Il successo di IKEA nasce senza che Kamprad abbia mai chiesto un prestito in denaro, né emesso azioni, ma solo con i soldi ricevuti dal padre. Kamprad ha lasciato il consiglio aziendale nel 2013, all’età di 87 anni, e nello stesso anno il figlio più giovane ne aveva assunto la presidenza. Nonostante questo, Kamprad ha continuato fino a quell’età a viaggiare in tutto il mondo per vedere le filiali IKEA, ed è divenuto uno degli uomini più ricchi del mondo: nel 2010, Forbes lo classificava all’undicesimo posto tra i Paperoni. Ma nessuno lo avrebbe detto: fiero delle sue origini umili e campagnole, Kamprad ha sempre scelto gli alberghi più economici che trovava per i suoi viaggi, e finché è durata ha guidato la sua Volvo.
Ingvar Kamprad, il fondatore di IKEA, è morto in casa sua a Småland a Gennaio del 2018. Proprio in onore di quest’uomo, non esente da critiche come del resto la sua azienda (lui è sempre stato accusato di essere filonazista, e l’azienda di avere un servizio clienti scadente e condizioni di lavori miserabile, oltre a poco rispetto per l’ambiente – accuse da cui IKEA si è sempre difesa molto bene), vogliamo stilare una classifica dei prodotti IKEA più popolari di sempre!
I popolari di IKEA: la libreria Billy
Il best seller per eccellenza dell’azienda svedese è senza dubbio la libreria Billy, sempre in cima a quasi tutte le liste di prodotti più popolari. Il suo successo si deve alla sua estrema versatilità, che l’ha resa il prezzo IKEA più iconico e venduto, al punto che secondo il New York Times si vende una libreria Billy ogni 10 secondi!
La versatilità della libreria Billy è data dalla possibilità di regolare a piacimento larghezza e altezza della libreria, e di espanderla con nuovi ripiani; oltre alla possibilità di installare accessori e pezzi opzionali sugli scaffali.
La poltrona Poäng
Altro pezzo iconico di IKEA è la poltrona Poäng (anche chi scrive la possiede, in due unità!). Il nome svedese nasconde la provenienza giapponese della filosofia dietro a questa poltrona, che fu progettata dal designer Noboru Nakamura. Si tratta di una poltrona molto elegante nella sua semplicità, e di grande comodità. Costa poco, ma dura tantissimo nel tempo: IKEA ne vende ogni anno un milione e mezzo.
Un letto all’IKEA: Malm
Un letto che ha rivoluzionato il mercato – anche Mondo Convenienza e brand premium lo propongono: Malm si distingue per essere molto comodo e soprattutto per essere un contenitore, visto che sotto la rete del materasso c’è tanto spazio per metterci coperte e quant’altro.
Kallax: le mensole IKEA
Le mensole Kallax seguono un po’ la filosofia della libreria Billy: una serie molto personalizzabile, e che permette di avere lo spazio per archiviare ovunque, nella posizione che più si desidera. Kallax è uno scaffale moderno, ed elegante, e ha una superficie molto resistente ai graffi. È possibile avere anche un inserto per ripiano, con porta per nascondere oggetti che si vogliono tenere nascosti.
Rens: il tappeto di lana di pecora
Al quinto posto tra gli oggetti più venduti si trova Rens, il tappeto morbidissimo fatto con la lana della pecora. Morbido e resistente, è fatto apposta per essere messi davanti al caminetto, e resiste perfettamente a sporco e umidità: peccato solo che non si possa lavare in lavatrice.