Kata Gård: la chiesa vichinga più antica di Svezia

Kata Gård

Chi ha detto che la Scandinavia è terra esclusivamente di modernità? Al contrario, offre una storia molto lunga e ricca di eventi. A differenza dell’area Mediterranea, che è ricca di testimonianze degli eventi delle popolazioni che quegli eventi li hanno vissuti, i popoli Scandinavi, tipicamente rudi e che badavano al sodo, hanno lasciato poche testimonianze. Una di queste è proprio Kata Gård (Kata Farm a livello internazionale), ovvero delle rovine archeologiche di una grande tenuta agricola di epoca vichinga che pare contenere una cripta che la renderebbe la più antica chiesa cristiana di tutta la Svezia.

 Kata Gård: il tramonto dell’era Vichinga

Le rovine, contenute in una struttura esterna moderna che richiama le tipiche costruzioni vichinghe (e di cui parleremo tra poco) si trovano a Varnhem, nella contea di Västra Götaland (per intenderci, dove si trova Göteborg), una delle regioni archeologicamente più ricche del Paese, che include tra le altre cose delle Pietre Runiche e un cimitero risalente all’età del ferro. Il nome Kata Gård deriva da una delle sue proprietarie, una donna di nome Kata che visse all’inizio dell’XI secolo d.C. e la cui tomba è stata ritrovata insieme alla tenuta. Siamo, quindi, al tramonto dell’era Vichinga: la cristianizzazione è il primo segnale inconfondibile, e il secondo è che si stanno venendo a formare i Regni Scandinavi (Danimarca e Norvegia in primis) la cui unità costringerà molti dei temibili mercenari, non abituati a un controllo centrale, a fuggire nelle Fær Øer, in Islanda e in Groenlandia.

Kata Gård

Le rovine sono visitabili da pochissimo, ovvero dal 2017, anno del termine degli scavi archeologici iniziati nel 2005. Questo ritrovamento è stato molto importante, anche e soprattutto perché ha modificato notevolmente i dati storici. Infatti, prima del ritrovamento di Kata Gård si credeva che la cristianizzazione della Svezia fosse iniziata intorno all’anno 1000, ovvero nel periodo in cui Re Olof Skötkonung venne battezzato dal vescovo missionario di origine inglese Sigfrid di Svezia.

Kata Gård

Come detto, della tenuta fa parte anche una chiesa. L’edificio religioso fu costruito alla fine del X secolo ed era originariamente in legno, solo in seguito fu ampliata e rinforzata con la pietra, un’operazione che molto probabilmente si deve a costruttori provenienti dalla Danimarca, dalla Germania e dall’Inghilterra, dal momento che questi metodi costruttivi erano sconosciuti nel territorio svedese. E, sempre probabilmente, proprio le innovazioni portate dall’estero con questa chiesa devono aver poi spinto gli svedesi a costruire con questi nuovi metodi: ne sono un esempio le chiese dall’XI secolo in poi, tutte in pietra. In questo periodo, gli edifici religiosi cristiani venivano tutti costruiti su tenute private, a simbolo della ricchezza e del potere dei proprietari terrieri.

Oltre alla chiesa, a Kata Gård è stato ritrovato anche un cimitero di ben 4000 metri quadrati, risalente allo stesso periodo della chiesa e contenente migliaia di tombe. Il cimitero è così suddiviso: le tombe delle famiglie dei proprietari terrieri sono vicine alla chiesa, mentre i servi e gli schiavi sono stati sepolti più lontano, in periferie. Inoltre, gli uomini sono stati sepolti a sud della Chiesa, le donne a Nord. Differenziazioni si trovano anche nelle bare: i ricchi erano infatti deposti in bare di pietra calcarea o di legno, mentre i poveri e gli schiavi non avevano bara, ed erano gettati direttamente nel terreno.

I ritrovamenti delle tombe e in generale della tenuta evidenziano la sua rilevanza a livello internazionale: sono state infatti trovate anche antiche monete romane e inglesi, e scheletri di levrieri, uno dei simboli dell’antica Roma e decisamente rari a queste latitudini.  Molto particolare anche la tomba della donna che dà il nome a Kata Gård, sigillata con una pietra runica incisa con una croce e posta appena a nord della chiesa. Vicino, a sud, è stata ritrovata la tomba di un uomo, Kätill, forse il marito di Kata e autore della pietra runica in suo onore, come recita l’iscrizione “Kätill fece questa pietra dopo Kata, sua moglie, sorella di Torgill”.

La tenuta di Kata Gård rimase potente per diversi secoli. L’ultima proprietaria pare fu Mistress Sigrid, parente della regina Kristina Björnsdotter, la quale donò la proprietà alla Chiesa per finanziare la realizzazione di un monastero cistercense. Tuttavia, i monaci locali utilizzarono la chiesa di Kata Gård non come elemento della tenuta, ma come fonte di pietra per altri scopi, quali conservazione e artigianato. La Chiesa, quindi, fu demolita.

La sala del museo di AIX Akitekter

Si accennava prima che le rovine di Kata Gård sono contenute in un edificio moderno che riprende le forme delle tipiche capanne vichinghe. Interamente in legno, leggermente rialzato, e molto imponente, l’edificio, realizzato nel 2017 da AIX Arkitekter (studio svedese che si occupa di realizzare architettura moderna che tenga conto e rispetti gli edifici preesistenti), ha il doppio scopo di rendere facilmente accessibile Kata Gård ai visitatori interessati, e di proteggere la tenuta stessa.

Kata Gård

È quindi una struttura tipicamente scandinava: pulita, imponente, pratica, molto semplice nel design, che di fatto consiste in una semplice piramide. La scelta del legno non è per niente casuale: prima di tutto ben si unisce agli alberi circostanti, inoltre il legno è notoriamente un materiale termoisolante, che porta tanto calore in inverno e fresco in estate. Nella stanza ci sono due finestre: la prima è piccola e verticale, sita nella “cabina” più esterna e che permette di vedere sia il coro che la cripta della Chiesa originale, l’altra finestra è più grande, e permette di vedere Kata Gård anche da una certa distanza.

La sala di AIX Arkitekter, oltre a fungere da involucro per Kata Gård, ospita anche la mostra Christian Vikings in Varnhem, nonché modelli in scala di chiese in legno e in pietra. L’edificio ha avuto molto successo, ed è stato apprezzato per la sua struttura semplice e perfettamente integrata con il paesaggio e con la storia, e per questo è stato nominato al premio World Building of the Year al World Architecture Festival del 2018.

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