Love&Anarchy: la serie svedese che rompe gli schemi

love and anarchy

Love&Anarchy, o in svedese Kärlek & Anarki, è la seconda serie tv prodotta da Netflix in Svezia, che ha riscosso un discreto successo. Appena uscita ha raggiunto la top ten dei contenuti più visti della piattaforma, anche in Italia, con entrambe le due stagioni.

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È una serie dramedy in puro stile scandinavo, che oltre ad un po’ di aria di Stoccolma riesce a portare anche originalità, freschezza e qualche riflessione.

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Amore e anarchia: salveranno l’editoria?

Tutto inizia quando la quarantenne Sofie, interpretata da Ida Engvoll, viene assunta come consulente aziendale per risollevare le sorti di una piccola ma storica casa editrice di Stoccolma, la Lund & Lagerstedt, che ha bisogno di essere rimodernata e di entrare nel mondo digitale.

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Proprio qui incontra e si scontra con il giovane Max, a cui presta il volto il debuttante Björn Mosten, e tra i due inizia per caso un gioco in cui si sfidano ad uscire dai classici schemi e dalle comuni norme sociali, spingendosi sempre più in là. Ma dove arriveranno?

Love&Anarchy non è solo una commedia romantica

È una serie che può offrire diverse letture e spunti di riflessione.

Se si guarda in modo disimpegnato può essere una commedia originale, anche romantica per certi versi, con molte situazioni divertenti e senza mai perdere quella semplicità e concretezza che caratterizzano le produzioni scandinave.

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Guardandola invece con più attenzione, si inizia a notare che c’è molto di più. La serie porta in sé una riflessione sulla società e sulle relazioni, sul vivere se stessi e realizzarsi, sulla ricerca di indipendenza e stabilità. Offre anche uno spaccato della società svedese, tra socialdemocrazia, un passato con cui fare i conti e un presente che può lasciare disorientati e senza certezze.

Inevitabile non trovare un significato anche nel particolare scenario in cui è ambientata, una casa editrice, ovvero un simbolo della cultura. È significativo, ad esempio, lo scontro con StreamUs, una fittizia piattaforma di streaming globale che rischia di appiattire la cultura per l’intrattenimento e soprattutto per aumentare il profitto. Vi viene in mente qualcuno?

Love&Anarchy: Creatività e tabù

Lisa Zontarsitore Langseth è la creatrice e showrunner della serie, che è stata prodotta dalla FLX, la stessa compagnia che ha prodotto l’altra serie tv svedese di Netflix, ovvero Quicksand.

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La sua creatività riesce, partendo da un’idea che può sembrare banale, a creare una trama per niente scontata e con moltissime dinamiche interessanti, arricchita soprattutto dai personaggi secondari che popolano la storia. Lisa Zontarsitore Langseth riesce in questa serie ad affrontare in modo originale molti tabù, dalla salute mentale alla nudità, e anche alcuni comportamenti solitamente associati agli uomini e che qui vengono sdoganati da Sofie.

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