La Scandinavian Airlines, più nota come SAS, è una delle compagnie aeree più importanti e riconosciute a livello europeo, oggi parte del gruppo tedesco Lufthansa e come tale appartenente al programma fedeltà Miles & More.
Con una flotta moderna ed efficiente, SAS ha conquistato il mercato grazie a un servizio di alta qualità e all’attenzione per i dettagli, ed è tra le prime ad aver annunciato grossi investimenti su flotte ibride ed elettriche, che condizioneranno sempre di più il suo futuro.
Chi è la Scandinavian Airlines
La Scandinavian Airlines, fondata nel 1946, è una compagnia aerea scandinava con sede a Solna, nella contea di Stoccolma, in Svezia. La SAS opera voli verso oltre 150 destinazioni in tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Asia e Medio Oriente. La flotta della SAS è composta da oltre 120 aerei moderni e confortevoli, tra cui i nuovi Airbus A350 e A320neo. SAS è nota per il suo servizio di alta qualità, con comfort a bordo e opzioni di cibo e bevande eccezionali.
Il suo hub principale è l’aeroporto di Copenhagen, seguito dagli aeroporti di Stoccolma-Arlanda e Oslo-Gardermoer. Altri scali importanti sono lo scalo di Stavanger-Sola e Trondheim-Værnes in Norvegia, e Göteborg-Landvetter in Svezia.
La SAS è una compagnia aerea di proprietà dei governi di Svezia e Danimarca, mentre la Norvegia ha deciso di cedere. Ogni paese detiene una quota del 21,8% della compagnia, mentre il restante 56,4% è detenuto da investitori privati. Questa struttura proprietaria garantisce stabilità e continuità all’azienda, oltre a consentire una gestione efficiente della flotta e delle rotte di volo.
La storia e la bancarotta del 2022
La Scandinavian Airlines è stata fondata nel 1946, con l’obiettivo di offrire un servizio di trasporto aereo efficiente tra i paesi scandinavi. Nel corso degli anni, la SAS ha esteso la propria rete di rotte e ha acquisito diverse compagnie aeree, tra cui la norvegese Braathens e la danese Maersk Air. Nel 1997, la SAS è stata tra le compagnie fondatrici della Star Alliance, una delle più grandi alleanze di compagnie aeree al mondo. Nel 2020, la compagnia ha subito un duro colpo a causa della pandemia di Covid-19, ma ha saputo reagire con rapidità, implementando nuove misure di sicurezza e riprogettando la propria rete di voli per adattarsi alla nuova realtà.
La questione si è aggravata tanto da arrivare vicini al fallimento. Appellandosi al Chapter 11 degli Stati Uniti per rinegoziare il suo debito a luglio 2022, la Scandinavian Airlines ha dichiarato bancarotta a causa della continua crisi provocata dalla pandemia di Covid-19. Nonostante i tentativi di ristrutturazione e l’implementazione di nuove strategie, pesano la riduzione della flotta e dei dipendenti, i cui continui scioperi non hanno permesso alla compagnia non è stata in grado di far fronte alla riduzione del traffico aereo e alla diminuzione dei ricavi.
A questo si aggiunge il mancato supporto del governo svedese, che ha deciso di non contribuire ulteriormente a sostenere l’azienda, portandola a un crollo del -13% alla Borsa di Stoccolma. Con il Chapter 11, entro la fine del 2023 la SAS finirà il processo di ristrutturazione, e proprio l’appello dal Chapter 11 è necessario per “procedere con l’attuazione degli elementi chiave” del suo piano di trasformazione aziendale.
Verso l’elettrificazione
Il futuro della Scandinavian Airlines è elettrico, o quantomeno ibrido. La compagnia si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di carbonio e ad adottare tecnologie sostenibili, con l’obiettivo di diventare completamente carbon neutral entro il 2050.
SAS sta inoltre investendo in nuovi aerei e tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale e il machine learning, per offrire un servizio ancora più efficiente e personalizzato ai propri clienti. Con la sua reputazione di eccellenza e la sua struttura proprietaria stabile, la SAS si posiziona come una delle compagnie più impegnate nel processo di decarbonizzazione della sua flotta.
