Nuovo libro all’orizzonte, naturalmente sempre scandinavo. Come abbiamo visto parlando di Erlend Loe, gli scandinavi in ogni loro forma d’arte sono molto bravi con l’ironia, che spesso sfocia in autoironia. È il caso del romanzo Aadam ed Eeva di Arto Paasilinna, tra i maggiori autori finlandesi del nostro tempo: libro fortemente umoristico – forte è la componente di umorismo nero – che è anche una non troppo velata critica alla società e all’economia finlandesi degli anni Novanta, periodo in cui è stato scritto.
Una Finlandia di cui Paasilinna fa un ritratto poco lusinghiero: nel pieno della terribile crisi che la repubblica finnica visse nell’ultimo decennio del XX secolo, la sua Nazione emerge come piccola, debole, e perennemente alle dipendenze di tutti gli altri, nel bene e nel male. Ma i riferimenti sociali, le allusioni, non si limitano solo alla Finlandia, in quello che è un libro che annuncia un Eden e che, invece, più terra terra non potrebbe essere.
La trama di Aadam ed Eeva
Nessuno spoiler, ma almeno un contesto dobbiamo darcelo! Aadam Rymättylä è un piccolo imprenditore che vive proprio negli anni della crisi finlandese degli anni Novanta, seguita al crollo dell’URSS da cui era economicamente molto dipendente. Aadam è pieno di debiti, creditori, subisce continuamente pignoramenti per i suoi mancati saldamenti, e come se non bastasse si ritrova un bel carico di figli di mantenere (7) frutto del suo “amore per le donne” che gli ha procurato divorzi e nuovi mariti poco simpatici ed empatici che spingono affinché lui saldi i suoi debiti.
Questo porta Aadam a vivere nel capannone della sua azienda di batterie per auto a Tattarisuo, una delle più tristi periferie di Helsinki. Tuttavia, l’imprenditore non perde mai la speranza, continuando i suoi esperimenti letteralmente esplosivi per la messa a punto di una batteria ultraleggera per rivoluzionare il sistema energetico mondiale. L’ultimo di questi esperimenti porta alla totale distruzione della fabbrica, della sua auto, e di tutti i suoi averi, e lui si trova in prigione.
Qui, subentra Eeva Kontupohja, avvocatessa intraprendente, un po’ alcolizzata e in cerca di marito, che crede nell’innocenza di Aadam e nel suo talento, al punto che decide di finanziarlo. La loro squadra effettivamente funziona, perché il prototipo della batteria che ora Aadam è riuscito a sviluppare grazie ai fondi di Eeva funziona davvero, e ha dato inizio a una vera e propria rivoluzione energetica che spingerà Aadam ed Eeva dai debiti ad essere gli uomini più ricchi del pianeta.
Ma innovare nell’energia significa sempre inimicarsi “chi conta davvero”: i potenti produttori di petrolio, e le aziende petrolifere, che si sentono minacciati dall’idea di auto spinte senza benzina o diesel, e in generale di un mondo che funziona senza petrolio.
Arto Paasilinna dimostra un’incredibile e lodevole predizione sui temi moderni (l’ecologia, ma anche la solitudine), e conduce il suo nuovo Adamo oltre i confini del mondo, salvandolo da riunioni segrete dei petrolieri e sicari siciliani le cui disavventure iniziano proprio con Aadam (e ricordano Willy il Coyote!). Ed è qui il vero quesito che Passilinna ci pone in Aadam ed Eeva: una ricchezza illimitata può vivere con buone intenzioni?
Qualche ora di spensieratezza e riflessione
Aadam ed Eeva è una favola moderna: è semplice, ironica, scorrevole, e fin dalle prime righe si avverte che l’idea è quella di divertire chi legge, perché tutti i personaggi sono grotteschi, bizzarri, anche se veritieri nel loro comportamento:
- Aadam, come detto, l’imprenditore sconclusionato e privo di etica familiare.
- Eeva, avvocatessa benestante ma alcolizzata, sola, e disordinata pronta a lavorare gratis nella speranza di ottenere dei vantaggi futuri.
- Luigi Rapaleore, il sicario di Palermo, presentato come uno dei più temibili al mondo e sempre vittima dei suoi stessi progetti.
Insomma, Arto Paasilinna, purtroppo oggi scomparso, è un vero maestro nella creazione di storie surreali in cui gli avvenimenti provocano ricadute a catena che fanno ridere e sorridere, e rivelano la follia in ogni individua. Meno importanti sono le ambientazioni, anche se sono poco importanti: è una storia che poteva essere ambientata un po’ ovunque, e in effetti lo è: Aadam ed Eeva non stanno solo a Helsinki, ma vanno in Australia, in Lapponia, in Siberia e nel Mediterraneo.
La storia di Aadam ed Eeva ha un inizio poco felice, anche se fin da subito comico: un imprenditore sul lastrico, a cui non rimane niente. Ma il libro non è mai drammatico, perché l’autore vuole dirci che anche nelle situazioni più difficili c’è sempre un lato positivo che fa girare la fortuna. Non mancaano, però, i grandi spunti di riflessione: soprattutto Aadam stravolge il suo comportamento, anche se sempre mosso da buone intenzioni, quando diventa ricco. E noi? Come ci comporteremmo? Lusso sfrenato o beneficenza?
A voi la risposta: nel frattempo, non vi diciamo nient’altro per non rovinarvi il finale (che è inaspettato). E vi lasciamo godere qualche bella ora di svago!
Aadam ed Eeva di Arto Paasilinna
- Copertina flessibile : 243 pagine
- ISBN-13 : 978-8870916157
- Editore : Iperborea (20 novembre 2019)
- Lingua: : Italiano