Chi è Federico X di Danimarca, il Re appassionato tanto di ambiente quanto di auto

Federico X di Danimarca
Image: Lars H. Laursen

Salito al trono il 14 gennaio 2024, giorno ufficiale dell’abdicazione che l’attuale Regina Margrethe II ha annunciato durante il suo ultimo nytårstale, il discorso di fine anno, Re Federico X di Danimarca è il nuovo Re della monarchia scandinava, nonché di Færøerne e Groenlandia.

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Con l’abdicazione di Margrethe, l’Europa perde la sua ultima sovrana femminile nonché la più longeva dopo la morte di Elisabetta II. Ma, come detto da lei stessa, “i tempi sono giusti“. E non solo perché lei ha una certa età e certi problemi di salute, ma perché il figlio è più attento e ha più a cuore alcune tematiche di estrema attualità, in particolare la causa ambientale. Non è un caso, del resto, che partecipi spesso alle varie COP, compresa l’ultima e molto problematica COP28 di Dubai.


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Federico X di Danimarca, il principe che non piaceva ai media

Il Principe Ereditario Federico era conosciuto in Danimarca come una sorta di “party prince” nei primi anni ’90, in realtà reputazione estremamente gonfiata dai media danesi a causa della sua attitudine da sempre molto informale, nonché delle sue passioni.

Federico X di Danimarca
Image: Det Danske Kongehus

Federico infatti è sempre stato molto appassionato di automobili. Lo si è visto spesso, negli anni, fotografato vicino ad alcuni bolidi non certo alla portata di tutti, e la stessa famiglia Reale possiede una Rolls-Royce che il costruttore britannico ha realizzato appositamente per i monarchi scandinavi: si chiama infatti Rolls-Royce Store Krone.

Non è di quelli appassionati che amano definirsi “petrolhead“, anzi nella sua collezione più recente si è vista una sua personale transizione elettrica che sta coinvolgendo il parco auto della Famiglia Reale: nel 2022, Federico ha ricevuto una Fisker Karma, supercar elettrica della Fisker, costruttore statunitense fondato da Henrik Fisker, designer danese naturalizzato americano. Ma lo vediamo vicino anche alla Porsche Taycan, prima elettrica del brand tedesco, e la famiglia Reale possiede anche una più umile Volkswagen ID.3.

Federrico e Margherita II a Berlino Image: Det Danske Kongehus

Ciò che scandalizzava l’opinione pubblica, inoltre, era la sua passione per la velocità e il suo trovarsi coinvolto in due incidenti non lo aiutò. Nel 1988, per esempio, ci fu un incidente nella Francia meridionale, ma lui era passeggero mentre alla guida ci si trovava il fratello Joachim che perse il controllo dell’auto. Qualche anno dopo, nel 1992, era sempre passeggero a bordo dell’auto della fidanzata di allora, che guidava in stato di ebbrezza e senza patente. La stampa criticò molto il principe ereditario per entrambe le vicende, pur non essendo lui alla guida.

La laurea che ha cambiato tutto e “Pingo”

Non voglio chiudermi in una fortezza. Voglio essere me stesso, essere umano“, ha dichiarato una volta, insistendo sul fatto che manterrà questa filosofia anche dopo essere salito al trono.

E pure, c’è un punto di svolta, un’epifania che fa cambiare idea all’opinione pubblica: nel 1995, il futuro Federico X di Danimarca si laurea all’Università di Aarhus in scienze politiche. Per quanto anche la madre Margrethe, come abbiamo visto, ha avuto la sua formazione, lui è stato il primo membro della famiglia reale danese a completare un percorso universitario, peraltro in un ambito che lo riguarda direttamente; e con un periodo trascorso anche ad Harvard, negli USA.

Federico X di Danimarca
Federico al suo diciottesimo compleanno, in carrozza per Copenhagen insieme alla madre
Image: Det Danske Kongehus

Qui, si iscrisse come Frederik Henriksen, pseudonimo omaggio all’antica cultura norrena/danese per i cognomi. Henriksen è infatti un patronimico, significa “Figlio di Enrico” e usa la tipica grafia danese. E non è inventato: Federico è infatti figlio del Principe Consorte Henrik, da cui ha ricevuto un’educazione rigida che ha ripreso solo in parte (e in particolar modo per le buone maniere a tavola).

Nonostante una percezione migliore di lui, la sua indole avventuriera non mutò. Per esempio, nel 2000 partecipò a una spedizione sciistica in Groenlandia durata ben quattro mesi, venendo anche ricoverato per degli incidenti con slitte in scooter. Ha servito alla marina danese, e una volta venne nominato Pingo, perché la sua muta da sub si riempì d’acqua durante un corso di immersioni facendolo camminare come un pinguino.

L’attenzione a temi sociali e d’attualità

Nel 2000, in occasione delle Olimpiadi in Australia, era a Sydney ed è qui che ha conosciuto Mary Donaldson, nata australiana e cresciuta in Tasmania, ai tempi un avvocato. In un’intervista, ha dichiarato di non sapere che lui fosse il principe di Danimarca quando si sono conosciuti, dicendo: “Mezz’ora dopo qualcuno mi è venuto incontro e ha detto: ‘Sai chi sono queste persone?‘”

Federico X di Danimarca
Image: Det Danske Kongehus

Sua moglie, la Principessa Mary, nata in Australia e cresciuta nell’isola di Tasmania, lavorava come avvocato quando i due si sono incontrati nel 2000, in un bar a Sydney durante i Giochi Olimpici. Sono considerati da alcuni come rappresentanti di valori moderni e hanno cercato di offrire ai loro quattro figli, tra cui quella di Cristiano, il nuovo principe ereditario, un’educazione il più “normale” possibile, mandandoli principalmente in scuole statali, e portandoli a scuola in cargobike, come tutti i danesi. Mary sarà la prima australiana a diventare Regina in una monarchia europea.

Anche per questo, non ci sarà una cerimonia di incoronazione formale, ma la sua ascesa sarà annunciata al Palazzo di Christiansborg dalla Statsminister (equivalente del Primo Ministro) Mette Frederiksen.

Image: Det Danske Kongehus

Entrambi sono molto legati a tematiche di forte attualità. Mary è per esempio molto attenta a quelle sociali, come la violenza sulle donne. Sostiene per esempio Lokk, uno dei principali centri di aiuto per donne vittime di violenza (fisica e psicologica) in tutta la Danimarca, così come sostiene organizzazioni che lottano contro le discriminazioni nei confronti di persone LGBTQIA+. Lei stessa ha patrocinato in più occasioni il Pride di Copenhagen.

Federico X di Danimarca, al pari del collega Carlo III del Regno Unito, è invece molto attento all’ambiente, tanto da aver giurato di “guidare la nave” della Danimarca verso il futuro.

Ha spesso raccontato che i citati viaggi nell’Artico hanno cambiato la sua prospettiva sulla crisi climatica, facendola diventare uno dei suoi principali interessi – e questo in un Paese dove c’è ancora molta reticenza a credervi, un paradosso visto l’uso di elettriche e di energia sostenibile. Per questo ha partecipato ai diversi vertici dell’ONU, e ha tenuto non poche interviste su queste questioni, sostenendo la necessità dei governi di intervenire.

Una visione più moderna di quella della madre, che è stata al contrario criticata per aver detto di “non essere sicura” che il cambiamento climatico fosse diretta conseguenza dell’azione umana, visione come si diceva comune a molti danesi, soprattutto quelli di vecchia generazione.

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