Lo scorso 1 Ottobre 2020 è finalmente e ufficialmente iniziata la produzione della Volvo XC40 Recharge, quella Full Electric (la Recharge Plug-in Hybrid è già in produzione da qualche mese). Presentata a Milano, nel Volvo Studio milanese, per il mercato europeo a gennaio 2020, prima della pandemia di coronavirus, la Volvo XC40 Recharge è la prima vettura completamente elettrica della storica casa automobilistica di Göteborg. Quella Volvo che ha annunciato di voler convertire la sua produzione a vetture completamente elettriche nel 2030, e a vendere auto elettriche per il 50% della sua gamma elettriche già nel 2025: una chiara dichiarazione “di guerra” a Tesla.
Gli ordini di Volvo XC40 Recharge sono ancora disponibili, la per il 2020 l’azienda ha terminato la disponibilità: indicativo del successo di questa vettura, il cui prezzo non irrilevante parte da 60.000 euro.
Volvo XC40 Recharge: il contesto
Era strano che una casa, così attenta all’ambiente uno dei suoi punti di forza, non avesse ancora realizzato un modello totalmente elettrico. I motivi sono diversi: la pesante crisi che ha portato l’azienda vicina al fallimento, e soprattutto il passaggio dal gruppo Ford al gruppo cinese Geely (la totale acquisizione si è appena completata), gruppo per il quale ora fornisce base, tecnologie e pianali da usare anche su altri marchi del gruppo, come Lynk&Co. Ma anche che la tecnologia dell’elettrico, oltre ad essere costosa, va sicuramente sviluppata bene.
Come detto, gli ordini di Volvo XC40 Recharge sono sold out per tutto il 2020: fatto indicativo dell’interesse, nonostante il prezzo, verso questo veicolo. Un’auto piaciuta fin dal suo lancio come XC40 non Recharge, per le suo dimensioni, il suo design scandinavo, la qualità e l’attenzione all’ambiente. La produzione delle vetture destinate ai clienti arriva dopo una pre-produzione limitata, procedura standard di tutti i modelli, che serve all’azienda di Göteborg per ottimizzare il flusso di produzione e per garantire l’elevata qualità tipica dei suoi prodotti.
Tecnologia e sicurezza
Volvo è divenuta famosa nel mondo prima di tutto come produttrice di auto sicure, e la sicurezza è da sempre (o quasi) il pallino fisso della casa. E a maggior ragione, dev’esserci sicurezza in un’auto pensata per pensare (scusate il gioco di parole) al benessere sia del conducente che delle persone. Vediamo, quindi, come la batteria, posta al centro del veicolo, è protetta in caso di incidenti da una specie di gabbia; la posizione centrale, inoltre, mantiene basso il baricentro della Volvo XC40 Recharge, riducendo il rischio di ribaltamento.Gli ingegneri di Volvo hanno risolto anche il problema dovuto all’assenza del blocco motore: tutta la parte anteriore della Volvo XC40 Recharge è stata rinforzata, per rispettare tutti i canoni di sicurezza più severi.
Novità anche a livello tecnologico: Volvo XC40 Recharge è stata la prima vettura presentata con il nuovo sistema di infotainment, completamente riscritto e ora adottato anche su tutte le nuove vetture (anche non Recharge) della gamma. Rimanendo naturalmente compatibile con tutti i dispositivi, anche iOS, il nuovo sistema si basa su Android ed è quindi comprensivo di tutti gli ottimi servizi di Google, da Maps ad Assistant, l’ottimo assistente vocale della colorata azienda software che riduce la possibilità di distrazioni alla guida.
In Volvo hanno pensato anche a come ridurre i tempi di ricarica: Volvo XC40 Recharge è compatibile con i sistemi a ricarica rapida, che permettono quindi alla XC40 Recharge di ricaricare la batteria all’80% in circa 40 minuti.
L’etica dietro Volvo XC40 Recharge
Mettere al centro persone e ambiente non significa, però, solamente produrre una vettura elettrica molto sicura. L’etica e l’attenzione all’ambiente si vede anche nel processo produttivo, e nell’incentivo a rendere accessibile al più alto numero possibile di persone un’auto certamente non economica.
Il motore elettrico è ecologico, quando si guarda alle emissioni, ma non sempre quando si guarda alla produzione: proprio per questo, l’azienda svedese ha dichiarato di essere al lavoro con miniere ad estrazione di cobalto in maniera etica, e ha assicurato che le batterie non solo della Volvo XC40 Recharge, ma di tutte le elettriche e PHEV della gamma avranno la stessa durata dell’automobile, con possibilità di andare a operare sulle singole celle se si dovessero presentare dei danni. Il produttore ha poi fatto chiarezza sullo smaltimento di tali batterie, altra nota dolente e per niente chiara agli acquirenti, annunciando che le riutilizzerà per altri scopi (per esempio, come accumulatori per i pannelli solari) e anche che una volta esauste ci sarà la possibilità di estrarne i minerali da composizione.
Grande attenzione anche per quanto riguarda i materiali scelti per gli interni, per lo più in legno (come da tradizione Volvo) ma anche in materiali realizzati soprattutto con reti da pesca riciclate. Circa il 60-70% delle componenti interne di Volvo XC40 Recharge è realizzata con materiali riciclati: un ottimo dato, considerato l’impegno dell’azienda svedese alla riduzione dell’impatto ambientale.