Di tutti i paesi scandinavi, la Svezia è quello più grande e popoloso, e quello con l’economia più complessa: di certo, le possibilità di lavoro, sopratutto nell’industria musicale, digitale, ma anche nel campo delle arti e dell’ingegneria, non mancano. Terra di Spotify e Klarna, del gruppo Volvo-Geely e di alcuni dei musei più belli d’Europa, la Svezia offre tante opportunità, che si uniscono a una società piuttosto aperta, con un sistema di welfare tra i migliori al mondo. Ma cosa serve sapere per studiare in Svezia? Quali sono i costi da sostenere? E quali sono i procedimenti da seguire? Cerchiamo di saperne di più.
La Svezia è in generale molto aperta all’arrivo di non svedesi nel proprio territorio: basti pensare che su 350.000 studenti, 34.000 sono stranieri. Il settore più gettonato è ovviamente quello del design, e sono molti i designer che decidono di studiare nella monarchia dei Bernadotte per poi aprire un proprio studio o negozio, in particolare modo a Stoccolma e Göteborg. Ma sono gettonate anche il settore dell’ingegneria, e quello del tech.
Quanto costa studiare in Svezia?
Possiamo dire che in Svezia un italiano si sente “a casa”, perché è un Paese molto burocratizzato, e proprio come in Italia il sistema universitario svedese è stratificato a più livelli: il primo è il “Bachelor” o “Kandidatexamen” che può essere di tre o quattro anni, il secondo quello della magistrale-specialistica, che in Svezia chiamano “Master” e che, molto più delle triennali, sono disponibili in gran numero in lingua inglese. Ci sono poi i dottorati. Da sapere è anche che la Svezia divide le università in “Universitet“, che includono didattica e programmi di ricerca (e dove è quindi possibile conseguire un dottorato); e Hogskola, che invece sono adibite al solo insegnamento.
Per quanto riguarda i costi, anche in questo caso si tratta di un Paese a istruzione per lo più gratuita. Questo non è esente da spese: la prima che bisogna sostenere è relativa traduzione certificata in Tribunale del proprio certificato di diploma, o della propria laurea triennale, a scelta se in inglese o in svedese: questo non accade per tedeschi e francesi, la cui lingua è riconosciuta dal sistema universitario svedese – perché sono le due lingue del lavoro europee, insieme all’inglese. I costi di una traduzione sono mediamente intorno ai 100 euro (3000 SEK se fatto in Svezia), e tale operazione può essere fatta solo rivolgendosi a traduttori certificati.
Un altro costo da sostenere è quello dell’iscrizione alle Nations: si tratta di associazioni di studenti che accolgono i nuovi arrivati e si organizzano per aree di interesse, che possono essere il cinema, le arti visive, la musica, ma anche cose più nerd come i manga e gli anime. La partecipazione a una Nation è obbligatoria, ma non particolarmente costosa e si aggira tra le 150 e le 300 SEK all’anno (15-30€).
Detto questo, come in Danimarca non ci sono tasse universitarie (tranne alcuni master), e questo è un bene. Anche perché i costi sono tutti relativi alla vita, la cui qualità è molto alta e questo porta a spese per vivere molto alte, esattamente come in Danimarca, ma con una vita ancora più costosa, soprattutto considerando che in Svezia non esiste una forma di sussidio per gli studenti come l’SU, che è di fatto un vero e proprio stipendio.
Uno studente deve calcolare una spesa in media tra gli 8.000 e i 10.000 euro all’anno, in base alla città dove ha scelto di vivere: questo perché bisogna considerare l’affitto della stanza (ci sono gli studentati, più economici ma comunque quasi sempre a pagamento), la spesa, le eventuali uscite, e spese impreviste. L’affitto ovviamente cambia in base alla città: chi sceglie di studiare a Uppsala spenderà di meno rispetto a chi sceglie Göteborg e, soprattutto, a chi sceglie la capitale Stoccolma, dove il prezzo medio di un affitto è di 800 euro al mese, e dove le uscite nei locali e pub non sono proprio a portata di portafoglio.
Vero è che gli studenti possono richiedere la Student Card, che dà accesso a servizi gratuiti e sconti.
Come iscriversi
L’iscrizione avviene tutta online, e deve essere fatta durante l’anno accademico precedente quello che si ha intenzione di intraprendere, tramite dei concorsi d’entrata. Per centralizzare le domande di ammissione a ogni ateneo della Nazione, è stato creato il sito www.universityadmissions.se, che serve per poter fare domanda a qualsiasi tipo di facoltà, dalle triennali alle magistrali.
Prima di procedere all’iscrizione, però, lego consultare i siti specifici delle diverse università, studiando approfonditamente leggendo attentamente tutto quello che offrono e richiedono. Saranno poi quei portali a rimandare sul sito centrale, dove vi verranno richiesti i vari documenti, da quelli di identità al certificato di diploma tradotto e via dicendo.
Requisiti: devo sapere la lingua?
La Svezia in generale offre più corsi Bachelor in lingua inglese rispetto alla Danimarca, ma il mio consiglio è sempre lo stesso: meglio puntare su una magistrale, e conseguire la triennale in Italia o in un Paese con più ricca offerta Bachelor in inglese, e poi eventualmente orientarsi sulla Scandinavia.
Ad ogni modo, per studiare in Svezia è necessario possedere una certificazione della lingua inglese, altrimenti non si ha accesso a nessun corso. La maggior parte delle università, inoltre, offrono corsi di svedese agli studenti, in molti casi con esame finale scritto e orale e assegnazione di ECTS. Ci sono poi alcuni corsi, come per esempio Giurisprudenza e soprattutto medicina, che sono quasi esclusivamente in svedese, in quanto fortemente legati rispettivamente al sistema giuridico e sanitario della Svezia.
Sapere lo svedese è però secondo me fondamentale per meglio integrarsi nel Paese, per cui consiglio sempre di partire dall’Italia con almeno un’infarinatura. Visto il maggior peso internazionale della Svezia, in generale è più facile trovare dei corsi di svedese, quantomeno nelle principali città italiane, anche con persone madrelingua. C’è poi l‘Istituto Culturale Nordico, che ha sede a Milano ma offre corsi individuali online, che possono quindi essere seguiti da qualsiasi parte d’Italia.
Devo avere la residenza per studiare in Svezia?
Sì, in questo la Svezia funziona come la Danimarca. La residenza serve sia per studiare in Svezia ma, soprattutto, per poter lavorare, in quanto solo ottenuto quello che da noi sarebbe il Codice Fiscale che dà modo di poter aprire un conto bancario, ma anche accedere all’assistenza sanitaria e in molti casi serve anche per poter andare in affitto – anche se a livello teorico non è obbligatoria.
Non è comunque difficile ottenerla, i tempi sono piuttosto veloci: bisogna andare sul sito Skatteverket.se, e scegliere il tipo di attività che si sta andando a fare nel Paese (se si è li come studenti, lavoratori, o aspiranti lavoratori). La residenza come studente, però, può essere richiesta solo previa ammissione alla facoltà e, quindi, all’università scelta.
Ai seguenti link, troverete tutti i requisiti a seconda del corso di studio che volete intraprendere: