9 cose da vedere a Copenhagen, la Capitale della Danimarca

Copenhagen

Copenhagen (København) è la Capitale e più grande città della Danimarca, nonché una delle più antiche metropoli del Nord Europea. A capo della Monarchia più antica del continente europeo – e seconda al mondo, dopo quella giapponese – è succeduta a Roskilde, l’antica Capitale danese, nel 1443 e da allora non ha mai cessato di avere questo ruolo.

Sede del governo della Danimarca, il cui Parlamento riunisce nello splendido palazzo di Christiansborg (ex residenza dei Sovrani, che ancora ne usano delle stanze), e della Regina Margherita II di Danimarca, che insieme al resto della famiglia Reale vive nel palazzo di Amalienborg, Copenhagen è una città tipicamente scandinava, con architetture nordiche unite a palazzi che si rifanno a stili europei che guardano soprattutto a Francia e Italia, e che convivono anche con architetture efficienti e moderne.

Copenhagen ha avuto il riconoscimento di città più vivibile del mondo nel 2014, nonché Capitale Green d’Europa nello stesso anno: la capitale danese continua il suo obiettivo di essere una città sempre più verde e sempre meno inquinata puntando ad essere la prima capitale al mondo a 0 emissioni entro il 2025. Già da ora, comunque, si è fatta notare per aver ridotto il traffico automobilistico in favore di quello delle biciclette, che da qualche anno hanno superato per numero le automobili.

Insomma, una città molto legata al suo passato, ma contemporaneamente proiettata verso il futuro, che si contende insieme a Oslo e a Stoccolma il titolo di “Capitale della Scandinavia”. Rispetto ad altre capitali europee, come Berlino, Londra, Parigi e Roma, non ha il fascino né la fama di città d’arte. Ecco allora che subentriamo noi con questa guida per farti cambiare idea: se sei interessato a vedere Copenhagen per la prima volta, ecco una piccola lista di quello che non puoi assolutamente perdere.

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Cercheremo di inserire non solo monumenti e posti molto noti e turistici, ma è anche vero che se lo sono c’è un motivo. A parte la statua della Sirenetta, che si trova nella zona del porto, e dalla quale sia per dimensioni che per panorama potresti rimanere particolarmente deluso. La Statua della sirenetta risale al 1909 per opera dello scultore Edvard Eriksen, che la realizzò su commissione di Carl Jacobs, l’imprenditore mecenate proprietario del birrificio Carlsberg.

In questo articolo non sono presenti i Castelli e i Palazzi, di cui Copenhagen abbonda e ai quali dedicheremo un articolo a parte. Iniziamo!

Credits copertina: Ben Morris

Credits immagini: NØGLEN.eu

1. Rundetårn (Torre Rotonda): l’osservatorio astronomico più antico d’Europa

Partiamo dalla Rundetårn, che si trova in pieno centro a Copenhagen e risale al XVII Secolo: già il fatto che è il più antico osservatorio astronomico ancora funzionante in Europa è indicativo di come la capitale danese sia una città ricca di storia e cultura tutte da scoprire.

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L’Osservatorio, alto 34,8 metri, è una delle strutture volute dal Re Cristiano IV di Danimarca e fu completata nel 1652. Il Re la fece costruire per onorare e continuare il lavoro dell’astronome Tycho Brache, che aveva reso celebre la monarchia scandinava proprio per le sue scoperte astronomiche e che morì nel 1601.

Oggi, la torre è una delle principali attrazioni turistiche perché dalla sua cima si può ammirare tutta la città vecchia (Gammel By): in particolare, è possibile vedere la Torre del Municipio di Copenhagen, la guglia della Borsa con le sue particolari code di Drago e l’altrettanto affascinante campanile della Vor Frelsers Kirke (La Chiesa del Nostro Redentore), che troverai continuando a leggere l’articolo. Ma la Rundetårn funge oggi anche da osservatorio pubblico, ed è particolarmente apprezzata anche da scienziati e appassionati. È, inoltre, parte del Complesso della Trinità, composto da una cappella universitaria, dalla Chiesa della Trinità e da una biblioteca accademica, alla quale si accede solo percorrendo la scalinata della torre e che è sede di concerti e mostre.

2. Københavns Rådhus: il Municipio di Copenhagen

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Altro edificio imperdibile è il Rådhus, il Municipio, che affaccia sull’omonima Rådhusplads ed è uno splendido esempio di stile neorinascimentale e Art Nouveau scandinavo, con la tipica realizzazione in mattone rosso (al pari del Municipio di Stoccolma) e lo stile particolarmente squadrato. L’interno, nel quale avvengono ovviamente le sedute della Giunta Comunale e vengono accolti i principali Capi di Stato di tutto il mondo, si nota per uno stile sobrio e per elementi tipici dell’Art Nouveau, come un uso particolarmente intenso del metallo del vetro, che si nota soprattutto nel tetto, alternato a mosaici e altre decorazioni. Il Municipio fu progettato dall’architetto Martin Nyrop, il quale si ispirò al Palazzo Pubblico di Siena.

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Il Municipio è costituito anche dalla torre dell’Orologio, altro grande punto panoramico della città, che da lì si può ammirare praticamente in tutta la sua interezza. La salita è piuttosto lunga (perché la torre è una delle più alte in città), e bisogna fare attenzione al vento che comunque contraddistingue questa città nordica. Ma ne vale davvero la pena. Sul sito ufficiale trovate anche gli orari di apertura e le visite.

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3. Nyhavn: per gli amanti di The Danish Girl

Nyhavn (Porto Nuovo) non ha sicuramente bisogno di presentazioni, dal momento che si tratta sicuramente della zona più famosa della città. Nyhavn infatti è apprezzata perché tipicamente nordica (in questo assomiglia a città come Amsterdam) e per le sue tipiche casette colorate, oggi per lo più disabitate e sede di bar e ristorantini – in cui è SCONSIGLIATO andare perché sono turistici e spesso anche cari. Da qui partono le imbarcazioni che permettono di vedere Copenhagen attraverso i suoi canali “scavati” nel Baltico.

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Nyhavn, inoltre, è divenuta ancora più celebre perché è qui che si svolgono la maggior parte delle scene del film The Danish Girl, diretto da Tom Hooper e con protagonisti Eddie Redmayne e Alicia Vikander, e che parla di Lili Elbe, pittrice danese e prima donna transgender ad essersi sottoposta a un’operazione di transizione.

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Nyhavn fu fatto realizzare da Cristiano V di Danimarca tra il 1670 e il 1673, in una zona già comunque scavata dai prigionieri svedesi durante la guerra dano-svedese del 1658-1670. Il Porto è la via d’accesso a Kongens Nytorv (Nuova Piazza del Re), e qui i pescatori gestivano il carico e il pescato. Oggi zona turistica e “in”, fino al Novecento Nyhavn non era sicuramente una zona da ricchi, dal momento che era nota sì per la birra, ma anche per la prostituzione. In una delle casette colorate visse anche Hans Christian Andersen (oggi la sua casa, come spesso accade, è un negozietto di souvenir riguardanti il celebre scrittore).

4. Børsen: la vecchia Borsa sul Mare

Sicuramente da scoprire è Børsen (La Borsa), un grosso edificio che si trova sull’isola di Slotsholmen, non distante dall’Orto Botanico di Copenhagen. Anche questa costruzione fu voluta da Cristiano IV di Danimarca e realizzata tra il 1619 e il 1640 e rappresenta la più antica Borsa dei Valori della Danimarca, e una delle più antiche borse d’Europa e del mondo.

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Ciò per cui si fa sicuramente notare è la Guglia del Drago, una guglia particolarmente alta (56 metri) e appuntita la cui forma ricorda proprio 4 code di drago legate tra loro. Questo edificio ha ospitato la Copenhagen Stock Exchange (CSE) fino al 1974, quindi per oltre Trecento anni.

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5. Christiania: il quartiere indipendente di Copenhagen

Chrsitiania è un’area fuori dal centro storico di Copenhagen particolarmente nota per la sua “segretezza”: è, infatti, l’unica zona della capitale e della Danimarca dove è consentito l’uso di droghe leggere come Marijuana e Hashish, a patto che però non si scattino fotografie (sono presenti infatti numerosi cartelli che lo vietano, e se ci provi lo stesso arriverà un poliziotto o qualsiasi altra persona a impedirtelo).

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È proprio una zona parzialmente autogovernata della Città, ufficialmente nota come Fristaden Christiania (Città Libera di Christiania), con una sua bandiera e un suo inno (I Kan ikke slå os ihjiel: “Non potete ucciderci”).  Fu fondata nel 1971 da un gruppo di hippy che occupò una base navale dismessa di Copenhagen, fatta di edifici militari abbandonati che si possono ammirare ancora oggi.

Al di là di cosa si consuma, Christiania è da vedere per il suo stile camp e underground, per gli skaters e in generale per tutta l’architettura decadente che la distingue: un momento per uscire da Copenhagen entrando in un Wonderland che permette di staccare un po’ – in tutti i sensi.

6. Vor Frelsers Kirke: il Barocco danese di ispirazione olandese

Chrsitiania fa parte della parte centrale del più grande quartiere di Christianshavn, isola artificiale creata a scopo difensivo sempre da Cristiano IV di Danimarca, che come avrai capito è, insieme a Margherita II, uno dei sovrani più importanti della storia danese. Oggi è parte del distretto di Indre By, ma fino al 2006 era un quartiere autonomo.

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Qui si trova una delle chiese a nostro parere più belle di tutta la città, Vor Fresels Kirke (Chiesa del Nostro Redentore), rappresentativa del barocco scandinavo. Anche in questo caso si tratta di una chiesa nota per le sue linee rette e pulite – stiamo sempre parlando di Luteranesimo – ma il vero motivo per cui non va persa è per la sua guglia nera e dorata (in pieno stile barocco) caratterizzata da una scala a spirale che porta in cima, e che costituisce un altro stupendo punto panoramico sul centro della città. In cima al campanile si trova il Carillon, che è il più grande di tutto il Nord Europa.

La chiesa fu voluta dal Re perché inizialmente Christianshavn doveva essere una città mercantile indipendente appena fuori dalla capitale (su modello di quelle olandesi), e per questo doveva essere dotata di una propria chiesa. Solo in seguito Christianshavn divenne parte integrante della città.

7. La Fontana di Gefion e St Alban’s Church

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Non distante dal porto e quindi dalla statua della Sirenetta si trova la Fontana di Gefion, una piccola ma graziosa fontana che ghiaccia in inverno e che rappresenta la leggenda riguardante la nascita della Sjælland (in italiano Zelanda o Selandia), l’isola sulla quale sorge Copenhagen e che fin dall’epoca vichinga costituisce il cuore della Danimarca. La leggenda narra che la dea Gefjun avesse chiesto al re di Svezia una terra, e il Re le rispose che le avrebbe dato un regno tanto grande quanto quello che avrebbe arato in una notte: la dea, allora, trasformò i suoi digli in buoi e scavò una enorme quantità di terra, che emerse dal mare dando origine alla Selandia. La statua, in effetti, vede la dea Gefjun che sprona i figli-buoi a lavorare.

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Appena di fianco si trova una delle più belle chiesette della città, anche se non è una chiesa scandinava ma in stile neogotico inglese (e fa parte della diocesi inglese in Europa): la St. Alban’s Church, così chiamata per onorare il primo martire della Gran Bretagna. Piccola e immersa nel verde, è una chiesetta che si nota per il suo stile elegante e per il suo campanile con la guglia particolarmente alta.

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8. Strøget: la strada pedonale più lunga d’Europa è a Copenhagen!

Molto turistica ma davvero splendida è Strøget, l’isola pedonale più centrale della città e composta da diverse vie in succession tra di loro: Frederiksberggade, Nygade, Bimmelskaftet, Amagertorv, Østergade. Si trova tra Rådhusplads e Kongens Nytorv.

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Caratterizzata da uno splendido pavimento colorato e da edifici tipicamente nordici e colorati, ospita tutti i negozietti, le booutique e i grandi magazzini della capitale, quindi è la via perfetta per fare un po’ di shopping – ci sono le grandi catene ma fortunatamente anche negozietti tipici – e per fermarsi in qualche bar a fare merenda e a sorseggiare un the. Qui vengono allestiti anche alcuni tipici mercatini di Natale, dove poter prendere qualche dolcetto tipico (soprattutto i Flødeboller, di ogni gusto, o il vin brulé).

9. Marmokirken: una miniuscola San Pietro a Copenhagen

Concludiamo con la minuscola Marmokirken o Frederiks Kirke (Chiesa di Frederik), una chiesetta rotonda che non ti aspetti sita appena fuori dall’attuale residenza reale di Amalienborg e che, soprattutto per la sua imponente cupola – la più grande di tutta la Scandinaviaricorda la Basilica di San Pietro ma in piccolo.

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Lo stile è, quindi, Barocco mentre la chiesa fu iniziata nel 1749 e completata nel 1894, su profetto dell’architetto Nicolai Eigtved insieme al Frederiksstad, il quartiere nato per onorare il 360° anniversario dall’incoronazione del primo Re danese parte del casato degli Oldenburg.

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