Il 1° Luglio 2020 in Danimarca e in Svezia si è celebrato il ventennale dell’Øresundbroen (Öresundbron in svedese), il ponte sullo stretto dell’Øresund lungo 16km che, oltre ad essere una gigantesca e fenomenale opera ingegneristica, funge anche da simbolo dell’unione e della pace di due nazioni che per secoli si sono fatte guerra e sono state rivali. Un ponte mastodontico, anche nella resa estetica, che consente di andare da Copenhagen a Malmö, la terza città della Svezia, in auto, in pullman o in treno. Un’unione simboleggiata anche dal nome ufficiale dell’opera architettonica: Øresundbron, dall’unione della parola danese con quella svedese che abbiamo visto prima.
Il ponte che inaugura il felice nuovo millennio Scandinavo
Il ponte ha una forte simbologia in Danimarca e in Svezia, e in senso lato anche in Norvegia e in Finlandia, visto che semplifica i trasporti con l’Europa continentale anche per queste due nazioni (soprattutto la Norvegia). E simboleggia, quindi, la sicurezza economica della Scandinavia, una regione che per secoli è stata ai margini della politica e dell’economia europee, con qualche eccezione.
La discussione di un collegamento fisso tra Danimarca e Svezia è durata non pochi anni. Inizialmente, tale discussione era focalizzata sulla costruzione di dighe intorno allo stretto dell’Øresund e realizzare della terra ferma che permettesse la costruzione di un ponte. Inizialmente, tra l’altro, il collegamento non doveva riguardare a capitale danese e Malmö, la terza città della Svezia, ma altre due città speculari delle due nazioni (anche nel nome): la cittadina svedese di Helsinborg, e quella danese di Helsingør. Ma proprio il comune della città della Danimarca si disse contrario alla costruzione del ponte, per timore del traffico che si sarebbe generato.
Inoltre, Malmö, interessata ad aumentare il movimento di merci e persone, spingeva per essere lei la destinataria del collegamento con la Danimarca, anche per via delle importanti relazioni commerciali tra la Skåne (Scania) e il Regno danese – del resto, per molto tempo la Scania è stata parte della Danimarca. Ultimo motivo che spinse a cambiare tratta è di natura geologica: il mare tra Helsinborg ed Helsingør è profondo 40 metri, e ha un fondo che avrebbe creato difficoltà geologiche.
La scelta è, quindi, ricaduta sulla capitale danese e su Malmö, e non c’è voluto molto per scegliere il progetto e per far iniziare i lavori, che sono durati dal 1995 al 1999 più un anno di collaudo. Considerando da quanto, in Italia, va avanti il dibattito sul ponte sullo Stretto di Messina (e la quantità di soldi buttati), si può tranquillamente dire che l’Øresundbron è il Ponte sullo Stretto che ce l’ha fatta.
Øresundbron: un’opera mastodontica
L’Øresundbron, anche se ora non rappresenta più un’innovazione recentissima, rimane un capolavro dell’ingegneria e dell’architettura, oltre che una delle più importanti innovazioni del Terzo Millenio, di cui ha sicuramente segnato l’apertura. Il costo di questo ponte si è aggirato intorno ai 3 miliardi di dollari.
Questa somma è servita a realizzare un collegamento fatto di 4 corsie autostradali e una ferrovia a doppio binario. L’Øresundbron si sviluppa in 3 parti differenti: partendo dalla Danimarca, a Kastrup (zona dove si trova l’aeroporto internazionale di Copenhagen) la strada comincia a inabissarsi in un tunnel sotterraneo di 8 km, riemergendo sull’isola artificiale di Peberholm, lunga altri 4 km. Da qui parte il ponte vero e proprio, visibile a livello panoramico sia da Copenhagen che da Malmö, e che si slancia maestoso per 8km, arrivando a Lernacken, località di frontiera a sud di Malmö.
Si capisce, quindi, la complessità del collegamento tra le due nazioni scandinave. Non a caso, è ancora tra i ponti strallati più lunghi d’Europa, con i suoi 1090 m di strada, i suoi 160 cavi che lo sostengono, e con la sua campata centrale di 490m. La struttura è sospesa sul mare a un’altezza di circa 60 metri, su due livelli: la parte superiore comprende l’autostrada, sotto la quale si trova la ferrovia a doppio binario dove passano i treni diretti sia per Malmö, che per Göteborg e per Stoccolma.
Altra parte complessa del ponte riguarda proprio l’isola artificiale di Pernholm, che inizialmente può far venire domande. In effetti, la distanza tra Danimarca e Svezia in quel punto è di soli 16 km, per cui non viene naturale pensare alla realizzazione di un isolotto. All’inizio, i primi progetti prevedevano un collegamento che fosse esclusivamente tunnel (come poi è stato per la Manica), in modo da non avere problemi con il traffico aereo. Ma il tunnel si rivelò un’operazione troppo costosa sia per la Svezia che per la Danimarca, che optarono quindi per una parte sopraelevata e per il tunnel. Da qui nacque la problematica di come rendere il ponte un tunnel, e per questo si arrivò alla creazione di Pernholm.
Il design dell’Øresundbron
Il design, naturalmente scandinavo, si deve allo studio di architettura danese Dissing+Weitling, che ha sede a Copenhagen e che oltre all’Øresund ha costruito negli anni altri ponti. Il primo che si annovera è lo Storebæltsforbidelsen (Ponte sul Grande Belt) quello che le isole danesi di Sjælland (Selandia o Zelanda, l’isola dove si trova Copenhagen) e di Fyn (Fionia in italiano), sulla quale si trova la città di Odense, oltre a diversi ponti in Cina, ad Abu Dhabi, in Norvegia e in altre zone del mondo.
I pilloni del ponte sono in cemento armato, e hanno un’altezza di 204 metri, più larghi alla base (9,4 x 12,6 metri) e sempre più stretti in cima (2,6×5,8 metri). Si è scelto per uno stile pulito: il ponte è infatti grigio-bianco, senza fronzoli e senza decorazioni, secondo la tendenza dettata proprio dal minimalismo che in Scandinavia trae la sua origine.
Le feste per il ventennale dell’Øresundbron
Come detto all’inizio, l’Øresundbron ha un forte significato simbolico in Danimarca e in Svezia. Per questo, il ventennale non è passato inosservato e ha visto in particolare l’esibizione in un mini-concerto dell’artista Lukas Graham, avvenuta in modo affascinante in uno dei 4 piloni alti 203,5 metri e trasmesso in diretta alle ore 20.00 sia sul sito web ufficiale sia sulla pagina Facebook del ponte, nei quali è possibile recuperarlo.
È stato inoltre realizzato un film-documentario, narrante la storia, l’architettura del ponte, come ha modificato il traffico negli anni e che rende omaggio in generale alle due regioni che l’Øresundbron collega. Il film si può guardare, anche in questo caso, sul sito ufficiale. Oltre al film, sono stati realizzati più di 20 ritratti sui ponti umani permessi dal ponte, mentre a settembre partirà un seminario (trasmesso anche in diretta per chi non potrà presenziare) sul ponte e sul suo funzionamento.
Quanto costa attraversare il ponte?
Visti anche gli alti costi di produzione e di gestione, l’attraversamento del ponte non è ovviamente gratuito. Tralasciando il trasporto ferroviario e via pullman (la soluzione più conveniente è forse Flixbus: chi scrive aveva speso circa 15 euro per andare da Copenhagen a Malmö in pullman), questi sono i prezzi per l’attraversamento del ponte con il proprio veicolo privato (i prezzi ufficiali sono in Corone Danesi):
- 460 DKK (circa 62 euro) per un’autovettura di lunghezza massima 6 m (420 DKK/56 euro online)
- 920 DKK (circa 123 euro) per un’autovettura di massimo 6 metri con rimorchio di massimo 15 metri, per i Camper dai 6 ai 10 metri, e per i van dai 6 ai 9 metri (840 DKK/112 euro online).
- 1470 DKK (circa 197 euro) per vetture con rimorchi di oltre 15 metri, camper di oltre 10 metri, camper di 6 metri con rimorchio, e furgone di oltre 9 metri (1350 DKK/181 euro online).
- 240 DKK (circa 32 euro) per un motociclo (220 DDK/30 euro online).
Per questo, la cosa più conveniente è attivare il BroPas, un abbonamento di diversi tipi che i danesi e gli svedesi che attraversano abitualmente il ponte pagano 315 DKK all’anno (42 euro). Ma il BroPas vale anche per le corse singole:
- 170 DKK (22 euro) per autovettura di max. 6 metri.
- 340 DKK (45 euro) per un’autovettura di massimo 6 metri con rimorchio di massimo 15 metri, per i Camper dai 6 ai 10 metri, e per i van dai 6 ai 9 metri.
- 645 DKK (86 euro) per vetture con rimorchi di oltre 15 metri, camper di oltre 10 metri, camper di 6 metri con rimorchio, e furgone di oltre 9 metri.
- 80 DKK (circa 11 euro) per un motociclo.
Altre informazioni sul sito ufficiale oresundbron.com